Che storia racconta questo manifesto? Di certo non quella del potere ecclesiastico e del parallelo tra il sacro e il profano, come mi suggeriva ChatGPT. Avrebbe anche senso, certo, perché in ogni disegno si può immaginare qualsiasi storia. Ma no, io ho voluto disporre importanti architetture romane su una credenza, mascherate da calici, candele e utensili da cucina, per osservarle singolarmente e dare loro la giusta importanza.
Quante volte abbiamo dato per scontata la bellezza e la grandiosità di Roma? Quante volte siamo passati davanti a un monumento, e, avendolo visto migliaia di volte, lo abbiamo solo sfiorato con lo sguardo?
Questo manifesto è qui per ricordarci che Roma è unica: un pezzetto da portare in casa, da ammirare ogni giorno, per imparare a non dare mai per scontata la bellezza e la storia di questa incredibile città.
Spogliando i monumenti della loro imponenza e inserendoli in contesti quotidiani, essi non sono più solo grandi e intoccabili, ma diventano vicini, personali, parte della nostra routine. Roma è una città che respira storia a ogni angolo e, con le mie illustrazioni, cerco di raccontare un rapporto più intimo con essa. Non dobbiamo mai dimenticare di apprezzare ciò che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, come è successo a me per tanto tempo. È un invito a riappropriarci della bellezza che ci circonda e a viverla pienamente.
E chiaramente mi sono anche divertita a cercare i luoghi giusti per i vari utensili: l'acquedotto per la lama del coltello da pane o il pavimento del Campidoglio per la presina appesa.